Approfondimenti

15 Luglio 2015

Sughero Corkpan: obiettivo edifici NZEB

Cosa sono gli edifici ad energia quasi zero? Approfondiamo le opportunità derivanti dall'uso del sughero Corkpan in questo nuovo scenario normativo.


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Il quadro normativo

Il concetto di edifici a energia quasi zero è stato introdotto dalla Direttiva Europea 2010/31/UE (EPBD Recast), che ha sostituito la prima EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia, con l’obiettivo di “promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici all’interno dell’Unione, tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne, nonché delle prescrizioni relative al clima degli ambienti interni e all’efficacia sotto il profilo dei costi”.

Cosa sono gli edifici a energia quasi zero

Secondo la Direttiva 2010/31/UE per edificio a energia quasi zero si intende “un edificio ad altissima prestazione energetica. Il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili, compresa l’energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze”.

L’Unione Europea non definisce requisiti minimi per gli edifici e gli elementi edilizi, lasciando questo aspetto di esclusiva competenza degli Stati Membri. Le principali misure introdotte dalla Direttiva, affinché gli Stati membri si impegnino nella riduzione dei consumi energetici in edilizia, sono (Art. 9):

  1. Edifici di nuova costruzione: tutti a energia quasi zero dal 1 gennaio 2021;
  2. Edifici pubblici di nuova costruzione: tutti a energia quasi zero dal 1 gennaio 2019;
  3. La definizione di piani nazionali e in cui vengano definiti i requisiti degli edifici a energia quasi zero, tenuto conto delle rispettive condizioni nazionali, regionali o locali e con un indicatore numerico del consumo di energia primaria espresso in kWh/m2 anno;
  4. La promozione di misure politiche e finanziarie per la realizzazione di nZEB.
una villa realizzata con cappotto esterno in sughero faccia a vista MD Facciata
Villa privata in sughero faccia a vista MD Facciata
 Strategie per realizzare nzeb

In attesa del decreto attuativo della L.90/13 e sebbene allo stato attuale la legislazione nazionale non definisca i requisiti da rispettare per rendere l’edificio a “energia quasi zero”, il 2020 è molto vicino ed è importante che i progettisti siano preparati di fronte a questo importante passo avanti verso la realizzazione di edifici a basso consumo.

La strategia che la Direttiva Europea traccia si basa su due principi:

  1. Realizzare edifici in cui fabbisogni energetici (per riscaldamentoraffrescamento, illuminazione) siano minimi;
  2. Coprire il fabbisogno energetico residuo con fonti energetiche rinnovabili.

Il primo passo verso la realizzazione di un edificio a energia quasi zero è pertanto la riduzione del fabbisogno energetico degli edifici che si può perseguire attraverso:

  • Riduzione delle perdite per trasmissione;
  • Riduzione delle perdite per ventilazione;
  • Ottimizzazione dei guadagni solari;
  • Ottimizzazione degli apporti interni.
Per minimizzare i fabbisogni energetici di un edificio è fondamentale ridurre le perdite per trasmissione dell’edificio tramite una buona coibentazione degli elementi costruttivi. Molto importante è la scelta di materiali isolanti che siano in grado di garantire buone prestazioni sia nel periodo invernale che estivo in modo da ridurre sia il fabbisogno per riscaldamento che quello per raffrescamento.

Riducendo in maniera rilevante le perdite per trasmissione, le perdite per ventilazione avranno un peso sempre maggiore sul bilancio complessivo. Pertanto sarà sempre più importante curare la tenuta all’aria dell’edificio e valutare l’installazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore, in grado di mantenere un corretto ricambio dell’aria abbattendo le perdite per ventilazione.

Fondamentale in un edificio a basso consumo è la gestione dei guadagni solari che rappresentano un apporto importante per per ridurre il fabbisogno per riscaldamento in inverno e che possono invece essere motivo di discomfort in regime estivo se le superfici vetrate e le schermature solari non sono correttamente progettate.

Infine anche gli apporti interni ovvero il calore prodotto all’interno dei locali da corpi illuminanti, elettrodomestici e dall’attività degli stessi abitanti, possono essere sfruttati per ridurre il fabbisogno per riscaldamento: edifici più massicci avranno maggiore capacità di accumulo rispetto a edifici leggeri e saranno in grado di sfruttare maggiormente questo tipo di apporti. Questi principi generali devono naturalmente essere adattati e tarati in base alla zona climatica di appartenenza dell’edificio poiché al variare delle condizioni climatiche le esigenze e le necessità possono variare notevolmente.

Utilizzo dei pannelli isolanti in sughero in edifici nzeb
CSecilvit cork è il cappotto in sughero certificato ETA con calce idraulica naturale
pannelli di sughero Corkpan rispondono perfettamente ai requisiti di edifici a energia quasi zero in quanto rappresentano un ottimo prodotto sia in regime invernale, grazie alla buona conducibilità, che estivo, grazie all’elevata densità e all’elevato calore specifico.

La crescente sensibilità verso le tematiche ambientali, che portano alla scelta di materiali naturali certificati per la bio-architettura, candida i pannelli di sughero Corkpan a diventare un prodotto di riferimento per l’isolamento termo-acustico dei prossimi anni.

Oltre ai noti pannelli in sughero Corkpan e Corkpan MD per sistemi di isolamento a cappotto, la gamma dei prodotti in sughero è composta anche da altri prodotti quali il granulato in sughero auto-espanso Corkgran tostato per insufflaggio che può efficacemente essere utilizzato per la coibentazione di sottotetti e coperture (in particolare in edifici esistenti) e per alleggerire i massetti impianti.

Esempi di stratigrafie [scarica il pdf con le stratigrafie]

Per valutare le prestazioni dei singoli elementi costruttivi in cui è possibile utilizzare i prodotti in sughero si riportano nell’allegato alcuni esempi di stratigrafie, le cui prestazioni possono essere indicative per edifici a bassissimo consumo energetico nelle diverse zone climatiche. Le città di riferimento scelte sono:

  • Milano (zona climatica E)
  • Roma (zona climatica D)
  • Palermo (zona climatica B)
Aspetti normativi

L’Italia ha recepito la Direttiva 2010/31/UE il 4 giugno 2013 con il DL 63/13, quasi un anno dopo il limite stabilito dall’Unione Europea, che ha per questo motivo emesso una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese in data 24 settembre 2012.

Il DL 63/13 “Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale”, rappresenta il primo passo verso il recepimento della Direttiva Europea e di fatto non introduce novità alla legislazione nazionale, definendo semplicemente i contenuti di quelli che saranno i decreti attutativi successivi.

dettaglio finitura cappotto esterno in sughero
Cappotto in sughero su sopralzo in legno

La conversione in legge del DL 63/13 è demandata alla L 90/13 del 3 agosto 2013 che integra e specifica quanto contenuto nel Decreto Legge senza però definire requisiti minimi prestazionali, ma modificando quanto contenuto nel D.Lgs 192/05 sul rendimento energetico nell’edilizia e nel D.Lgs 28/2011 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, innalzando al 65% le detrazioni fiscali e prorogandole temporalmente e infine definendo il contenuto del decreto attuativo necessario a rendere operativa le disposizioni contenute nella stessa L 90/13

Per quanto riguarda gli nZEB è ribadito quanto contenuto nell’EPBD Recast e stabilito che entro il 31 dicembre 2014 dovrà essere definito il Piano di Azione destinato ad aumentare il numero di edifici a energia quasi zero attraverso la definizione di obiettivi differenziati per tipologia edilizia, l’applicazione della definizione di edifici a energia quasi zero e di indicatori numerici (in kWh/m2 anno) del consumo di energia primaria, le politiche e le misure finanziarie per promuovere gli edifici a energia quasi zero, comprese le informazioni relative alle misure nazionali previste per l’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici, in attuazione della direttiva 2009/28/CE; gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015.

Il 26 giugno scorso sono stati approvati i decreti attuativi della L 90/13 tramite approvazione da parte dei Ministeri competenti di cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato online il testo con relativi allegati. I decreti sono tre e riguardano rispettivamente le nuove prescrizioni e i requisiti minimi per gli edifici nZEB, la nuova classificazione energetica e la redazione degli APE, i nuovi modelli per la relazione tecnica.
Nelle prossime settimane i decreti verranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. L’entrata in vigore dei decreti attuativi, inizialmente fissata il 1° luglio, è stata spostata al 1° ottobre 2015.

Successivamente saranno le Regioni a dovere recepire le disposizioni nazionali.

 
L'autore

Ing. Elena Stagni

Elena Stagni è laureata in Ingegneria Edile - Architettura presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna e dal 2008 esercita la libera professione come progettista in ambito di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. È Consulente e Auditore CasaClima e ha conseguito nel 2012 il Master universitario di II livello “CasaClima” presso la Libera Università di Bolzano, specializzandosi nella gestione dell’umidità in edifici a basso consumo e sulle verifiche igrometriche in regime dinamico. Dal 2013 collabora con E2Project Engineering srl, che si occupa di progettazione di edifici a basso consumo, ottimizzazione energetica, progettazione impiantistica e domotica.

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