Certificazioni

La biorecettività del sughero CORKPAN è stata testata secondo le linee guida ASTM D 3629-98

Sughero ICB

home.png

ASTM D 6329-98

Il sughero CORKPAN è stato testato secondo le linee guida ASTM D 6329-98 in merito alla biorecettività microbica in condizioni di umidità relativa elevata.

La biorecettività del sughero CORKPAN è stata testata secondo le linee guida ASTM D 3629-98

La normativa di riferimento per i test di resistenza microbica

Diversi produttori che operano nell’edilizia pubblicizzano materiali edili dalle presunte proprietà antimicrobiche. Spesso tali proprietà non sono supportate da nessun test scientifico o nei migliori dei casi sono presentati valori di resistenza provenienti da semplici test qualitativi, che in quanto tali, basandosi su mere osservazioni visive, hanno il limite di essere arbitrari e approssimativi.

Tra i metodi più frequentemente utilizzati nel settore edile possiamo annoverare: (ASTM D3273: Test di resistenza alla crescita fungina su superfici di rivestimento in cella climatica, ASTM D2020: Resistenza alla muffa di carta e cartongesso, ASTM G 21: Procedure standard per la determinazione di resistenza alle muffe di polimeri sintetici, ASTM C1338: Test standard per la determinazione di resistenza ai funghi di materiale isolante e rivestimenti)

Tutti i metodi elencati soffrono di tre fondamentali criticità: come si è detto si basano su valutazioni visive e dunque arbitrarie, sono relative a specifiche categorie di prodotti e quindi poco versatili, hanno una durata troppo breve per poter saggiare la resistenza a organismi a lenta crescita, come ad esempio molte muffe xerofile biodeteriogene di materiali edili.

IL TEST ASTM D6329 -98

La biorecettività del sughero CORKPAN è stata testata secondo le linee guida ASTM D 3629-98Per superare le limitazioni dei metodi sopra elencati nel 2014 l’EPA, l’Agenzia Statunitense per la Protezione dell’Ambiente (EPA), basandosi sulle linee guida ASTM D6329 – 98 (Sviluppo di una metodologia per la valutazione delle biorecettività di un supporto edile ad uso indoor in camere ambientali statiche) ha messo a punto e testato una procedura di verifica applicabile ad un ampio range di materiali, eseguibile a regimi microclimatici variabili e in grado di rilevare la resistenza dei materiali anche alle specie fungine a basso tasso di crescita. Soprattutto ha indicato un metodo i cui risultati sono misurati quantitativamente e quindi non soggetti a valutazioni arbitrarie.

Questa procedura, in breve, consiste nel sottoporre il materiale test ad una contaminazione controllata di organismi fungini biodeteriogeni, specifici per il materiale che s’intende testare, in condizioni microclimatiche che simulano quelle che si possono creare attorno al materiale quando si trova in opera.

Un numero adeguato di provini di materiale è introdotto in condizioni asettiche all’interno di camere ambientali sigillate, nelle quali l’umidità è regolata da specifiche soluzioni saline sature. La temperatura a sua volta è regolata collocando le camere all’interno di incubatori termostati.

A precisi intervalli di tempo (solitamente 3 o 4) un numero adeguato di campioni è prelevato e sottoposto ad analisi microbiologiche colturali per la quantificazione della biomassa fungina, attraverso la conta delle unità formanti colonia (UFC) su substrati di crescita agarizzati. I valori di UFC ai diversi intervalli sono confrontati con il valore iniziale (tempo 0) determinato prima dell’introduzione dei campioni contaminati nelle camere ambientali. A seconda della specie fungina e del materiale che s’intende testare, il test può durare fino a 12 settimane, una durata molto superiore a quella normalmente prevista per gli altri test.

Come viene calcolata la resistenza del materiale ad uno specifico organismo biodeteriogeno

Il livello di resistenza di un certo materiale ad una certa specie test è determinato calcolando la variazione del numero di UFC (trasformato in unità Log10) dall’inizio della contaminazione (tempo 0) al tempo n (definito dall’operatore) e si calcola in questo modo:

Δ log10 UFC = log10 UFC tempo n – log10 UFC tempo 0

Secondo i tecnici dell’EPA una variazione di biomassa fungina sul materiale nel tempo n maggiore di 1 unità Log indica un effetto significativo del materiale sulla crescita del fungo. Incrementi > 1 indicano suscettibilità del materiale allo sviluppo del fungo test, al contrario decrementi >1 indicano che il materiale ha specifiche proprietà antimicrobiche.

Nel corso del 2018 Tecnosugheri ha applicato questa procedura di verifica nei confronti del pannello. Scopri i risultati in questo approfondimento tecnico.