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31 Gennaio 2022

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Il sughero e il valore del tempo

Con il detto portoghese "Chi ha a cuore i propri nipoti, pianta ora una quercia da sughero" si configura il rapporto tra la pianta e il tempo. Un valore che rispetta la natura e parla di sostenibilità.

25, 12, 20 e 5 non sono i numeri dell’ultima estrazione del lotto, ma l’essenza del sughero espanso.

Numeri che hanno a che fare con il tempo. Tempo che fa dell’attesa il suo valore.

Servono 25 anni perché la quercia, una volta messa a dimora, possa essere decorticata la prima volta. Poi, ai 12 mesi dedicati all’essicazione della corteccia, seguono 20 minuti necessari per l’espansione del granulo e l’agglomerazione naturale del pannello. Infine, 5 sono le settimane richieste perché il blocco di sughero si raffreddi e si stabilizzi.

Viviamo in una società fluida, veloce, dematerializzata, spesso in conflitto con il tempo.

La modernità, la tecnologia, l’era della velocità si scontrano con i tempi lenti di Gaia e con la ciclicità della natura. Sempre uguale a se stessa, ripetitiva, imperturbabile.

Una fretta che sembra non riguardare la quercia.

Nelle sugherete, la ciclicità delle stagioni si somma a quella annuale delle potature e novennale della decortica. Un ecosistema naturalmente perfetto.

Impotente, l’uomo osserva e aspetta, osserva e aspetta.

25, 34, 43 anni, a multipli di 9 si susseguono le decortiche. Così per 15, 16, 18 volte, fino anche ai 200 anni della pianta.

Ad ogni giro una corteccia diversa: vergine al primo raccolto, migliore al secondo. Solo al terzo diventa tappo.

Nell’attesa, si accontenta di essere calzatura, oggetto di design, tessuto per la moda, materiale tecnico per le navicelle spaziali e i treni ad alta velocità.

Quello nero ed espanso fa bella mostra di sé nelle architetture delle archistar di tutto il mondo. Impieghi nobili, importanti, ma ancora lontani dall’essere tappo.

La quercia non si arrende e come chi l’ha piantata, aspetta.

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L'autore

Andrea Dell’Orto

E' un consulente di marketing e comunicazione e svolge attività di divulgazione scientifica, relativamente alla sostenibilità e alla salubrità in edilizia. Collabora con Spazi Inclusi - service giornalistico e di servizi di comunicazione - e con il progetto di Home, Health & Hi-Tech. E' moderatore di eventi sui temi dell'edilizia sostenibile. Di formazione universitaria in statistica, è appassionato di scrittura e fotografia.

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